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Il presidente siriano Sharaa domani a Parigi da Macron

2025-05-06 IDOPRESS

Il presidente siriano Ahmed

al-Sharaa (Abu Mohammad al-Julani),al potere dalla caduta di

Bashar al-Assad a dicembre,sarà ricevuto domani a Parigi dal

leader francese Emmanuel Macron per la sua prima visita in

Europa. Lo ha annunciato oggi l'Eliseo.


Il presidente della Francia "ribadirà il sostegno" di Parigi

"alla costruzione di una nuova Siria: libera,stabile e sovrana,

che rispetti tutte le componenti della società",ha affermato la

stessa fonte. "Questo incontro rientra nell'impegno storico

della Francia nei confronti dei siriani che aspirano alla pace e

alla democrazia",ha aggiunto la presidenza francese,

assicurando che Macron ribadirà "le sue richieste al governo

siriano: prima di tutto la stabilizzazione della regione,in

particolare del Libano,nonché la lotta al terrorismo". Il capo

di Stato francese aveva invitato il leader transitorio siriano a

visitare la Francia all'inizio di febbraio. Alla fine di marzo

aveva poi subordinato tale invito alla formazione di un governo

siriano che includesse "tutte le componenti della società

civile" e a garanzie sulla sicurezza del Paese,giudicando al

contempo i suoi colloqui iniziali al riguardo "del tutto

positivi". Da quando ha preso il potere a dicembre,la

coalizione islamista al governo in Siria guidata da Julani ha

cercato di presentare un'immagine rassicurante,in particolare

nei confronti della comunità internazionale che la esorta a

rispettare le libertà e a proteggere le minoranze. In gioco c'è

la revoca delle sanzioni imposte al potere di Assad. Tuttavia i

massacri che hanno causato la morte di 1.700 persone,per lo più

alawiti,nell'ovest del Paese a marzo,i recenti scontri con i

drusi e gli abusi documentati dalle ong sollevano dubbi sulla

capacità delle nuove autorità di controllare alcuni dei

combattenti estremisti a loro affiliati. Nel frattempo Israele

ha recentemente intensificato i suoi attacchi nella vicina

Siria,tra cui uno venerdì che ha preso di mira un'area nei

pressi del palazzo presidenziale a Damasco. Lo Stato ebraico ha

parlato di un "chiaro messaggio inviato al regime siriano" dopo

gli attacchi alla minoranza drusa,sostenuti dai leader

israeliani. Ma la presidenza siriana,che si è impegnata a

proteggere tutte le comunità,ha denunciato una "pericolosa

escalation",mentre sabato l'Onu ha chiesto a Israele di cessare

"immediatamente" i suoi attacchi in Siri


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