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Videochiamata al concerto dal carcere, indagato Baby Gang

2025-05-07 HaiPress

La Procura di Catania ha indagato

il rapper Zaccaria Mouhib,24 anni,in arte Baby Gang,per

concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla

comunicazione da parte di detenuti,aggravato dall'avere

favorito la mafia,e per avere violato la misura di prevenzione

della sorveglianza speciale,che gli impediva di essere presente

nel capoluogo etneo. Agenti della squadra mobile della Questura

di Lecco,in raccordo con quelli di Catania,hanno eseguito a

Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e hanno

sequestrato lo smartphone dell'artista che nei prossimi giorni

verrà sottoposto ad accertamenti forensi. All'indagato la

polizia ha anche notificato un foglio di via obbligatorio emesso

dal Questore di Catania che vieta a Baby Gang di potere dimorare

nel capoluogo etneo per quattro anni. Iniziativa che farà

saltare il suo concerto previsto per l'8 agosto prossimo alla

Villa Bellini.


Al centro dell'inchiesta della Procura di Catania la sua

partecipazione,lo scorso 1 maggio,sul palco della Plaia,

all'One day music festival,dove,prima di esibirsi con la

canzone 'Italiano',scritta con Niko Pandetta,fa vedere un

video sul suo smartphone in cui sembra assistere a una

videochiamata con il nipote dello storico capomafia Turi

Cappello. Il trapper però è in un carcere in Calabria,detenuto

dal ottobre del 2024 per spaccio di sostanze stupefacenti.

"È mio fratello,un c... di casino per Niko Pandetta",ha

incitato il pubblico dal palco l'artista mostrando il telefonino

in cui si è visto il volto di Pandetta. Il gesto è stato ripreso

da molti dei presenti che hanno poi postato i video sui social,

diventati virali. Non è ancora chiaro se la videochiamata fosse

in diretta o registrata,o fosse un antico video memorizzato.


Per chiarire cosa fosse realmente accaduto e verificare se

Pandetta abbia avuto la possibilità,dal carcere,di mandare un

video o,addirittura,di partecipare in diretta al concerto del

1 maggio sulla spiaggia della Plaia la Procura di Catania ha

avviato degli accertamenti,delegando le indagini alla squadra

mobile della Questura. E da una perquisizione nella cella del

carcere di Rossano,dove Pandetta è detenuto,eseguita il 3

maggio scorso,la polizia penitenziaria ha trovato e sequestrato

un telefonino. Per questo motivo è stato indagato per accesso

indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di

detenuti.


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